Introduzione

La Psicologia delle appartenenze si fonda sull’idea che il comportamento di ogni essere umano sia in gran parte determinato dalla sua cognizione dell’appartenenza di ogni ente (cosa, persona, informazione, idea, processo, fenomeno ecc.) a certi insiemi di enti caratterizzati da certe proprietà, e dal suo bisogno di appartenere a certi insiemi, e di non appartenere a certi altri insiemi.

Per appartenenza intendo sia quella attiva (cioè quali enti appartengono a X), sia quella passiva (cioè a quali insiemi X appartiene) dove X è qualsiasi ente, compresa la persona del soggetto.

Le appartenenze sono importanti nelle interazioni tra individui in quanto da esse dipendono diritti, doveri, valori, gerarchie, solidarietà, conflitti, comprensioni, incomprensioni, limiti, libertà, cooperazione, competizione ecc. Come vengono stabiliti gli insiemi e le appartenenze? Come vengono appresi? Cosa implicano? Quali conflitti  e quali problemi mentali possono causare? Queste sono alcune delle domande a cui cercheremo di rispondere.

In questo libro vedremo come l’inconscio «ragioni» per insiemi e parti di insiemi, nel senso che per esso nessun ente esiste se non come parte di qualche insieme e, in virtù di tali appartenenze, come “proprietario” o titolare di certe qualità, caratteristiche, attrazioni, repulsioni, antagonismi e altre proprietà caratteristiche degli insiemi (fisici o logici) di appartenenza.

I principi logici fondamentali, o assiomi, della Piscologia delle appartenenze possono essere riassunti nelle seguenti enunciazioni:

  1. Ogni “ente” (cioè qualsiasi cosa, persona, informazione, idea, processo, fenomeno ecc.) appartiene a qualche insieme di enti caratterizzato da certe proprietà, e costituisce a sua volta un insieme di enti.
  2. L’appartenenza di un ente ad un certo insieme implica il possesso di certe proprietà e il coinvoglimento in certe relazioni e interazioni con altri membri dell’insieme stesso.
  3. Due enti che interagiscono e/o sono tra loro in una certa relazione costituiscono un insieme a cui entrambi gli enti appartengono.
  4. Due enti possono appartenere ad insiemi più o meno diversi, cioè caratterizzati da un certo numero di proprietà comuni e da un certo numero di proprietà non comuni.
  5. La cooperazione tra due esseri umani può essere condizionata dalle rispettive appartenenze (reali o percepite) a certi insiemi e non-appartenenze a certi altri insiemi.

Appicando tali assiomi al funzionamento della mente conscia e inconscia, e alla costruzione delle idee, è possibile, a mio avviso, far luce su molti aspetti del comportamento umano.