Aforismi sulle appartenenze

174 aforismi di Bruno Cancellieri
  ordinati per lunghezza | ordina per data di creazione

Appartengo, dunque sono.
Ogni gesto denota certe appartenenze.
Ogni cosa, ognuno, appartiene al mondo.
Io appartengo a ciò che mi appartiene.
Ogni cosa appartiene al resto del mondo.
L'io è solo, gli altri sono raggruppati.
Sbagliare insieme o avere ragione da soli?
Io appartengo alle cose che mi appartengono.
Ogni richiesta è una richiesta di appartenenza.
Le crisi di identità sono crisi di appartenenza.
Certe appartenenze implicano certe non appartenenze.
Ciò che mi appartiene determina ciò a cui appartengo.
Ogni umano è caratterizzato dalle proprie appartenenze.
Le appartenenze valgono solo se riconosciute dagli altri.
Le feste sono dimostrazioni ed esami di apppartenenza sociale.
Per molti, annoiarsi insieme è meglio che divertirsi da soli.
Se ciò a cui appartengo va in rovina, anche io sono rovinato.
Disordine: situazione in cui le appartenenze non sono definite.
Qualsiasi cosa facciamo o pensiamo denota qualche nostra appartenenza.
Tutte le cose che percepiamo costituiscono anche segni di appartenenze.
Appartenere a certe categorie implica il non appartenere a certe altre.
Essere in una relazione significa farne parte, cioè appartenere ad essa.
Una condivisione consiste in una comune appartenenza o in un comune possesso.
L'effetto umoristico è causato da un improvviso cambio di status di qualcosa.
Se una squadra vince, è come se vincesse ogni suo membro e ogni suo sostenitore.
Una comunità può essere basata sul comune credere in un comune insieme di falsità.
Dialogare serve anche a stabilire, confermare o cambiare relazioni, appartenente e status.
In un certo senso (quello dell'appartenenza) andare ad un concerto è come andare a messa.
Per poter appartenere a certi gruppi o categorie sociali, ci devono appartenere certe cose.
Per far parte di una comunità bisogna eseguire i suoi riti anche se non significano nulla.
La psicoterapia dovrebbe aiutare il paziente a costruire nuovi insiemi e nuove appartenenze.
L'uomo desidera una comune appartenenza rispetto agli altri, e per questo tende ad imitarli.
Ogni umano teme la perdita delle proprie appartenenze.
Molte conversazioni ed espressioni umoristiche non sono altro che riti di comune appartenenza.
Un libro non è solo una fonte di informazioni, ma anche un manifesto di appartenenza sociale.
Il soggetto possiede l'oggetto e/o è posseduto da esso.
Appartenenza sociale e status costituiscono le motivazioni più importanti di ogni essere umano.
I messaggi pubblicitari non promettono prodotti efficaci, ma apppartenenze e status desiderabili.
Potendo scegliere, preferiamo appartenere alle comunità in cui possiamo avere lo status più alto.
La paura (conscia o inconscia) di essere esclusi dalle proprie comunità di appartenenza rende stupidi.
Il mio corpo mi appartiene ed io appartengo ad esso. Il mio corpo ed io ci apparteniamo reciprocamente.
Compito della coscienza è conciliare le esigenze del proprio corpo con quelle della propria società.
Appartenenza e status sono collegati. Tanto minore lo status, tanto maggiore il rischio dell'esclusione.
In ogni gesto, in ogni azione, in ogni espressione umana è implicito il messaggio "io appartengo a ..."
Affinché due persone possano essere amiche, esse devono appartenere ad una stessa classe di esseri umani.
La morte fa paura perché comporta la perdita di ogni appartenenza.
I nostri principali desideri sono appartenenza, status e libertà. Soddisfarli tutti insieme è impossibile.
Andare alla messa serve soprattutto a dimostrare di appartenere alla comunità di coloro che vanno alla messa.
La società è come un puzzle di cui si può far parte solo se si ha una forma adatta alle forme degli altri.
Il desiderio e la speranza di far parte di una unanimità sono irresistibili e ci accompagnano per tutta la vita.